Rimuovere per ritorsione il dirigente pubblico costituisce reato ex art. 323 c.p.

 

DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - DIRIGENTI COMUNALI - QUALIFICA PUBBLICISTICA

 

In relazione all’abuso d’ufficio commesso da un Sindaco nel revocare, per mero spirito di ritorsione, al comandante della locale polizia municipale l’incarico di dirigente del settore della polizia locale e del commercio, la Corte ha stabilito che, anche dopo la privatizzazione del rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti, non è mutata la natura pubblicistica della funzione svolta e dei poteri esercitati dai dirigenti amministrativi e, con essa, la qualifica di pubblico ufficiale rilevante ai fini dell’art. 357 c.p.

Sentenza n. 19135 del 2 aprile 2009 - depositata il 7 maggio 2009  (Sezione Sesta Penale, Presidente G. De Roberto, Relatore C. Citterio)

 

(fonte e testo completo: http://www.cortedicassazione.it/Documenti/19315_05_09.pdf)

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