Scheda bibliografica con indice della seconda edizione di "Danni da mobbing e loro risarcibilità"

 

Mario Meucci

DANNI DA MOBBING E LORO RISARCIBILITA’

settembre 2006 - pp. 549 - € 25,00 - Ed. Ediesse srl – Per ordinazioni:  ediesse@cgil.it http://ediesseonline.it

 

INDICE

Prefazione alla 2° edizione di Daniele Ranieri

Prefazione alla 1° edizione di Giorgio Ghezzi

e recensione di Massimo Roccella

 

CAPITOLO PRIMO

VIOLENZA  E VESSAZIONI DA MOBBING SUL POSTO DI LAVORO

 

1. Dimensioni, definizione e caratteristiche del mobbing 
2. Il tormentato percorso verso una non ancora raggiunta disciplina legislativa del mobbing e la nostra opzione al riguardo
3. I danni  all’integrità psichica ed allo stato di salute in generale
4. Inutile ironia degli insipienti
5. L’auspicato ed oramai manifesto interesse della magistratura verso il mobbing. 6. Le concordanze nella recente giurisprudenza di merito sul mobbing
6.1. Il caso deciso da Trib. Bergamo 20.6.2005
6.2. La fattispecie esaminata da Trib. Lecce 4.5.2005
6.3. Il caso preso in esame da Trib. Forlì 19.5.2005
6.4. Il caso posto all’attenzione di Corte App. Genova 15.4.2005
6.5. Il caso esemplarmente deciso da Trib. La Spezia 1 luglio 2005
6.6.Considerazioni conclusive  tratte dai casi esposti
      6.7. Due esempi di sentenze negatrici del mobbing: Trib. Bari 15 marzo 2004 e App. Torino 19 novembre 2004
7. L’attuale corretto regime probatorio del mobbing e del demansionamento professionale
7.1. I diritti di cui sono creditori il lavoratore e il datore di lavoro nel rapporto
      7.2. Il riparto probatorio nelle obbligazioni sinallagmatiche
7.3. Applicazione in concreto e nel rapporto di lavoro dei principi sanciti dalle sezioni unite
      7.4. Irrilevanza nel giudizio civile del riscontro dell’elemento soggettivo: sufficienza dell’idoneità lesiva della condotta
8. La normativa violata dalle iniziative di ‘mobbing’ e ‘bossing’: nazionale, internazionale, penalistica.
 

CAPITOLO SECONDO

LA NORMATIVA A TUTELA DELLA PROFESSIONALITA’

(Il demansionamento e/o la forzata inattività quale  strategia di “pre-mobbing”, “mobbing” e “bossing”in violazione della disciplina costituzionale e legislativa in tema di mansioni)

 

     1.     Mansioni, qualifica e categoria

     2.     L’art. 2103 cod. civ. nel vecchio e nuovo testo

     3.     L’equivalenza delle mansioni: condizione di legittimità per lo ius variandi

      3.1. Legittima esigibilità di mansioni accessorie, qualitativamente inferiori alle principali

            3.2. Equivalenza e modificazioni del contenuto quantitativo della prestazione: correlazioni ed interferenze delle modifiche quantitative sull’invarianza del livello qualitativo delle mansioni

4. Lo ius variandi in melius: necessità del consenso del lavoratore

5. Uso illegittimo dello ius variandi: azione ed effetti [nullità, risarcimento danni, reintegrazione (o meno) nelle mansioni originarie]

6. La garanzia dell'irriducibilità retributiva

7. L'assegnazione definitiva delle mansioni superiori (c.d. promozione automatica)

    7.1. L'effettività e la continuità del periodo massimo legale dei tre mesi di disimpegno delle mansioni superiori

    7.2. Inoperatività della c.d. promozione automatica per sostituzione di assenti con diritto alla conservazione del posto...

    7.3.... e per lo svolgimento di mansioni in violazione di legge

8. Prescrizione del diritto alla qualifica (superiore) ed ai differenziali di retribuzione

9. Nullità dei patti di declassamento e derogabilità (giurisprudenziale) per la salvaguardia del bene primario dell’occupazione, prevalente su quello della professionalità.

 

 

CAPITOLO TERZO

LA RISARCIBILITA’ DEI DANNI DA MOBBING

(alla professionalità, alla salute, al benessere psichico e alla serenità individuale, all’intangibilità dei diritti inviolabili della personalità)

 

1. Il nuovo assetto dei danni risarcibili

2. Lo sganciamento del danno morale risarcibile dal riscontro dell’illecito penale

3. Il danno esistenziale nel nuovo assetto dei danni risarcibili

     3.1. segue: Danno esistenziale e prova per presunzioni ex artt. 2727-2729 c.c.

4. La rilevanza del danno esistenziale nel campo delle lesioni dei diritti della personalità del lavoratore: pregiudizio alla professionalità e prova per presunzioni

5. Oneri probatori e attenzioni contro le duplicazioni risarcitorie

6. Il danno alla professionalità: se sia immanente (o in re ipsa) ovvero necessiti di essere provato in concreto, in forma rigida ovvero attenuata tramite indizi precisi e concordanti (cd. presunzioni ex art. 2729 c.c.)

    6.1. L’iniziale orientamento che ritiene il danno non necessitante di prova (c.d. “in re ipsa”) poi proseguito nelle decisioni riferite al punto 6.4.

    6.2. L’orientamento  postulante la prova rigida del danno

    6.3. L’orientamento di mediazione (o intermedio)

    6.4. La prosecuzione dell’orientamento che esclude, per immanenza, di condizionare il risarcimento alla prova del danno (Cass. sez. lav. 6 novembre 2000, n. 14443, Cass. 7 luglio   2001, n. 9228,Cass. 23 ottobre 2001, n. 13033, Cass. 2 novembre 2001, n. 13580, Cass. 14 novembre 2001, n. 14189, Cass. 2 gennaio 2002, n. 10, Cass. 1 giugno 2002, n. 7967, Cass. 12 novembre 2002 n. 15868, Cass. 22 febbraio 2003 n. 2763, Cass. 27 agosto 2003 n. 12553, Cass. 27 aprile 2004 n. 7980, Cass. 29 aprile 2003 n. 8721, Cass. 25 giugno 2004 n. 10157)

   6.5. Le certezze raggiunte in dottrina ed in giurisprudenza sul danno da demansionamento

   6.6. Considerazioni sull’affermazione (operata da Cass. n. 14443 del 2000 e n. 10/2002) di un presunto onere probatorio della lesione alla c.d. professionalità oggettiva

   6.7. La sopravvenuta decisione a sezioni unite (Cass. 24 marzo 2006 n. 6572) sul contrasto in ordine alla prova del danno alla professionalità o esistenziale

   6.8. Le condizioni di risarcibilità del danno biologico e del danno morale (in epoca antecedente a Corte cost. n.233/2003)

         6.8.1. La decisione n. 1307 del 5 febbraio 2000 della Cassazione

         6.8.2. La situazione di fatto e i precedenti giudiziari di merito

         6.3.3. La decisione n. 8267 del 1 settembre 1997 della Cassazione

         6.8.4. La sentenza di rinvio emessa dal Tribunale di Foggia nel dicembre 1998 e la decisione n.1307/2000  della Cassazione

         6.8.5. La decisione n. 4012 del 20 aprile 1998 della Cassazione in tema di misure aziendali “antirapina” nel settore bancario e di responsabilità per danni da scaturita malattia nervosa

7. Tecniche e misure di quantificazione, su base equitativa, del danno alla professionalità.

8. Il danno biologico: definizione, insorgenza e risarcibilità

    8.1. Il danno psichico

9. Nesso di causalità, prova, quantificazione e irriducibilità del danno biologico per concause naturali preesistenti

10. La prescrizione del diritto al risarcimento del danno da demansionamento(e del danno alla salute)

11. Il danno morale: definizione e risarcibilità

    11.1. Il danno biologico, il danno morale e esistenziale  da "molestie sessuali"

12. Autonomia del giudice civile nel riscontro del reato ai fini del risarcimento del danno morale, ex art. 2059 c.c.

     12.1. L’abbandono legislativo del principio di pregiudizialità dell’azione penale sulla civile

     12.2. Il principio dell’autonomia (o separazione) dei giudizi nel nuovo codice di procedura penale: conferme dottrinali ed applicazioni giurisprudenziali conformi

     12.3. L’autonomia del giudice del lavoro nel riscontro del reato, in fattispecie di molestie sessuali e di pregiudizio alla salute psicofisica, ai fini del risarcimento del danno morale ex art. 2059 c.c. e 185 c. p.

13. Considerazioni

14. Il danno esistenziale: definizione e risarcibilità

    14.1. Critiche all’autonomia del danno esistenziale

     14.2. Danno esistenziale e mobbing.

 

 

CAPITOLO QUARTO

LA RIFORMA “SPERIMENTALE” DEL DANNO BIOLOGICO NELLA NUOVA DISCIPLINA DEGLI INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI (D. Lgs. n.38/2000)

 

1.     Il danno biologico derivante da infortunio sul lavoro e malattie professionali: gli ostacoli insiti nel T.U n. 1124 del 1965, le sentenze (ancora equivoche) del 1991 della Corte costituzionale ed il nuovo indirizzo della giurisprudenza posteriore

2.    La riforma “sperimentale del risarcimento del danno biologico ad opera del D. Lgs. n. 38 del 2000

3.     I punti critici della riforma “sperimentale” del danno biologico

4.     La tabella delle menomazioni attinente alle ipotesi di danno psichico: critiche di sottostima

5.     Spazi normativi per la natura di «malattia professionale» per i danni da mobbing, comunque non risarcibili dall’Inail (in quanto determinanti invalidità temporanea, salvo che non concretizzino, per gravità e cronicità, danno psichico permanente indennizzato dall’Ente pubblico)

6.     La circolare n. 71 del 2003 dell’Inail  in tema di “disturbi psichici da costrittività organizzativa sul lavoro” e  l’annullamento da parte di Tar lazio 4.7.2005 n. 5454.

 

CAPITOLO  QUINTO

L’ESENZIONE CONTRIBUTIVA E FISCALE DELLE SOMME RISARCITORIE DEI DANNI DA MOBBING

 

1.  Premessa

2.  Riflessi previdenziali e fiscali

3.          3.  L’imposizione delle somme risarcitorie alla luce dell’art. 32 L. n. 85/95

4.          4.  Incompatibilità costituzionale della (eventuale) tassazione del “danno emergente”

5.          5.  La correlazione dell’imposizione delle somme risarcitorie (da solo “danno per lucro cessante”) alla «risoluzione del rapporto» nel «decreto Dini» n. 41/95.

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

 

APPENDICE

 

Sezione Prima

LEGGI , FONTI  INTERNAZIONALI, FONTI CONTRATTUALI E PRASSI AMMINISTRATIVA

Legge regione Abruzzo sul mobbing dell’11 agosto 2004 n. 26
Accordo Europeo sullo stress sul lavoro dell’8 ottobre2004
Risoluzione del Parlamento europeo sul mobbing  nel posto di lavoro del 20 settembre 2001
Intese e pattuizioni contrattuali per la prevenzione e repressione del mobbing
INAIL – Circolare n. 71 del 17 dicembre 2001 sulla cd. “costrittività organizzativa”
D.M.  27 aprile 2004 – Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia

 

Sezione Seconda

DISEGNI E PROGETTI DI LEGGE

della XIV Legislatura

(con pubblicazione, per motivi di spazio, dei testi e relazione di accompagnamento dei principali progetti, nel rispetto delle varie forze politiche proponenti)

Senato:

1.          Schema di testo unificato per i disegni di legge n. 122 /2001 e connessi sul mobbing

Disegno di legge d’iniziativa del sen. Tomassini (FI), n. 4512, ripresentato dallo stesso nella XIV legislatura con il n. 122 del 6 giugno 2001

3.          Disegno di legge d’iniziativa del sen. Tapparo ed altri (DS) n. 4265, ripresentato nella XIV legislatura dal sen. Battafarano (DS – U) con il n. 924 del 5    dicembre 2001

4.          Disegno di legge n. 986 del 20 dicembre 2001 d’iniziativa del sen. Tofani ed altri (AN)

5.          Disegno di legge n. 1242 del 14 marzo 2002 d’iniziativa del sen. Montagnino (Mar. – DL – U)

6.          Disegno di legge n. 1280 del 21 marzo 2001 d’iniziativa del sen. Sodano Tommaso (Misto –RC)

7.          Disegno di legge  n. 2420 d’iniziativa del sen. Bergamo (UDC) presentato il 17 luglio 2003

8.          Disegno di legge n. 3255 d’iniziativa del sen. Magnalbò (AN) presentato il 22 dicembre 2004

 

Sezione terza

SENTENZE SU CASI DI DEMANSIONAMENTO

(con danno professionale, biologico, esistenziale, morale)

Cassazione e merito (sole massime)

(le sentenze integrali si trovano, in ordine cronologico, nel nostro sito: http://dirittolavoro.altervista.org/link3_a)

 

1.           Cass. sez. lav., 24 gennaio 1990 n. 411

2.           Pretura di Roma, 17 aprile 1992

3.           Cass. sez.  lav., 16 dicembre 1992, n. 13299

4.           Tribunale di  Milano 26 aprile 2000

5.           Cass., sez. lav., 18 ottobre 1999, n. 11727

6.           Trib. Treviso 13 ottobre 2000

7.           Cass. sez. lav. 6 novembre 2000 n.14443

8.           Trib. Milano 4 maggio 2001

9.           Cass. sez. lav. 7 luglio 2001 n. 9228

10.        Cass. sez. lav. 23 ottobre 2001 n.13033

11.        Cass. sez. lav. 2 novembre 2001, n.13580

12.        Cass. sez. lav. 14 novembre 2001 n. 14199

13.        Cass. sez. lav. 2 gennaio 2002 n. 10

14.        Tribunale Milano 6 maggio 2002

15.        Cass., sez. lav., 14 maggio 2002, n. 6992

16.        Cass. sez. lav. 1 giugno 2002 n. 7967

17.        Trib. Crotone sez. lav. 10 luglio 2002

18.        Corte d'Appello di Roma 16 maggio 2002

19.        Tribunale di Lecce   20 settembre 2002

20.        Cass., sez. lav. 12 novembre 2002, n. 15868

21.        Tribunale di Roma  20 novembre 2002

22.        Cass., sez. lav., 22 febbraio 2003, n. 2763

23.        Tribunale di Siena  19 aprile 2003

24.        Cass., sezione lavoro 4 giugno 2003, n. 8904

25.        Tribunale di Siena, sez. lav. 28 luglio 2003

26.        Cass. sez. lav. 27 agosto 2003, n. 12553

27.        Cass., sez. lav. 8 novembre 2003, n. 16792

28.        Tribunale di Firenze, sez. lav. 2 febbraio 2004

29.        Cass., sez. lav., 7 febbraio 2004 n. 2354

30.        Cass., Sezione III civile, 27 aprile 2004, n. 7980

31.        Cass. sez. lav. 29 aprile 2004 n. 8271

32.        Cass., sez. lav. 26 maggio 2004, n. 10157

33.        Cass. sez. lav. 28 maggio 2004 n. 10361

34.        Tribunale di Cassino, ordinanza del 25 giugno 2004

35.        Tribunale di  Civitavecchia, sez. lav., 8 luglio 2004

36.        Cass., sez. lav., 16 agosto 2004 n. 15955

37.        Tribunale di Genova, sez. lav., 27 settembre 2004

38.        Trib. Roma, sez. lav., 12 ottobre 2004

39.        Tribunale di Palermo, sez. lav.,  13 ottobre 2004

40.        Tribunale di Bari, sez. lav., 21 ottobre 2004

41.        Tribunale di Roma, sez. lav.,  15 febbraio 2005

42.        Cass., sez. lav., 2 marzo 2005 n. 4370

43.        Corte di Appello di Roma, 2 marzo 2005

44.        Cass., sez. lav.,  11 aprile 2005 n. 7351

45.        Trib. Milano, sez. lav., 14 aprile 2005

46.        Corte d’Appello di Genova, sez. lav., 15 aprile 2005

47.        Tribunale di Lecce, sez. lav. 19 aprile 2005

48.        Tribunale di  Lecce, sez. lav.,  4 maggio 2005

49.        Tribunale di  Forlì, sez. lav., 19 maggio 2005

50.        Tribunale di  Bergamo, sez. lav., 20 giugno 2005

51.        Cass., sez. lav., 27 giugno 2005, n. 13719

52.        Tribunale di Milano, sez. lav., 5 luglio 2005

53.        Cass., sez. lav., 7 settembre 2005 n. 17812

54.        Tribunale di Roma, sez. lav., 11 ottobre 2005

55.        Corte dei conti – Sezione Lombardia – sentenza n. 579/2005

56.        Tribunale di Lecce, sez. lav., 17 novembre 2005

57.        Tribunale di Ivrea, sez. lav., 17 novembre 2005

58.        Cass. sez. lav. 6 dicembre 2005 n. 26666

59.        Trib. Milano, sez. lav., 5 gennaio 2006

60.        Tribunale di Trento, sez. lav., 19 febbraio 2006

61.        Cass. sez. lav. 6 marzo 2006 n. 4766

62.        Cass. sez. un. 24 marzo 2006 n. 6572

 

Sezione quarta

SENTENZE SU CASI DI MOBBING

(con danno professionale, biologico, esistenziale, morale)

Cassazione e merito (sole massime)

(le sentenze integrali si trovano, in ordine cronologico, nel nostro sito: http://dirittolavoro.altervista.org/link3_a)

 

 

1.    Cass. sez. lav. 19 gennaio 1999, n. 475

2.    Trib. Torino, sez. lav. 1° grado,  30 dicembre 1999

3.    Trib. Pisa, sez. lav., 13 marzo 2001

4.    Tribunale di Bari, sez. lav., 29 settembre 2000

5.    Tribunale di Forlì, sez. lav., 15 marzo 2001

6.    Tribunale di Torino, sez. lav. 10 agosto 2001

7.    Tribunale di Lecce (sezione feriale) 31 agosto 2001

8.    Tribunale di  Pisa, sez. lav., 10 aprile 2002

9.    Corte d’Appello di Salerno, sez. lav., 17 aprile 2002

10.   Tribunale di  Venezia, sez. lav., 15 gennaio 2003

11.   Tribunale di  Pinerolo, sez. lav., 6 febbraio 2003

12.   Tribunale di Tempio Pausania, sez. lav., 10 luglio 2003

13.   Tribunale di Trieste, sez. lav.,10 dicembre 2003

14.   Cass., sez. lav., 15 gennaio 2004 n. 515

15.   Tribunale di Pinerolo, sez. lav.,2 aprile 2004

16.   Tar del Lazio, sez. III bis, 12 gennaio - 5 aprile 2004

17.   Corte d’Appello di Torino, sez. lav. 21 aprile 2004

18.   Cassazione. sez. un. civ. 4 maggio 2004 n. 8438

19.   Tribunale di Pinerolo, sez. lav., 21 giugno 2004

20.   Tribunale di Milano,  sez. lav.,  29 giugno 2004

21.   Corte d'Appello di Torino, sez. lav., 25 ottobre 2004

22.   Corte d'Appello di Firenze 29 ottobre 2004

23.   Tribunale di Agrigento - sez. lav., 1° febbraio 2005

24.   Tribunale di La Spezia, sez. lav., 1 luglio 2005

25.   Tribunale di Sassari, sez. lav., 2 luglio 2005

26.   Corte dei conti, sezione terza, 25 ottobre 2005, n. 623

27.   Tribunale di Lecce, sez. lav., 17 novembre 2005

28.   Trib. Milano, sez. lav., 4 gennaio 2006

29.   Cass., sez. lav., 6 marzo 2006 n. 4774

 

Sezione Quinta

SENTENZE SU CASI DI MOBBING  INDIMOSTRATO O DISCONOSCIUTO

Cassazione e merito (sole massime)

(le sentenze integrali si trovano, in ordine cronologico, nel nostro sito: http://dirittolavoro.altervista.org/link3_a)

 

       1.    Cass. sez. lav., 8 gennaio 2000, n. 143

       2.     Cass., sez. lav.,  2 maggio 2000 n. 5491

       3.     Corte d’Appello di Bari, 31 gennaio 2002

       4.    Tribunale di Torino, sez. lav., 18 dicembre 2002

       5.    Tribunale di Forli’, sez. lav., 6 febbraio 2003

       6.    Tribunale di Bari, sez. lav., 20 febbraio- 12 marzo 2004

       7.    Tribunale di Urbino, sez. lav., 6 agosto 2004

       8.    Tribunale Marsala, sez. lav., 5 novembre 2004

       9.    Corte d’Appello di Torino, sez. lav., 19 novembre 2004

 

Sezione sesta

SENTENZE SU CASI DI MOBBING CON RESPONSABILITA’ PENALI

Cassazione e merito (sole massime)

(le sentenze integrali si trovano, in ordine cronologico, nel nostro sito: http://dirittolavoro.altervista.org/link3_a)

 

1.   Cassazione penale, VI sez. ,12 marzo 2001, n. 10090

2.   Tribunale penale di Taranto 7 marzo 2002

3.   Tribunale di Torino, 1ª sezione penale  1 agosto 2002

4.   Corte di Cassazione, sezione VI penale, 6 febbraio 2004

5.   Corte di Appello di Lecce (sezione  distaccata di Taranto), sez. pen., 10 agosto 2005

6.   Tribunale penale di Torino, 4 luglio 2005

 

Sezione settima

SENTENZE SU RESPONSABILITA’DATORIALE  PER DANNO BIOLOGICO E IRRILEVANZA DI CONCAUSA NATURALE PREESISTENTE

Cassazione e merito (sole massime)

(le sentenze integrali si trovano, in ordine cronologico, nel nostro sito: http://dirittolavoro.altervista.org/link3_a)

 

1.   Cass., sez. lav., 11 settembre 1997, n. 8267

2.   Cass., sez.  lav., 20 aprile 1998, n. 4012

3.   Cass. sez. lav., 5 novembre 1999, n. 12339

4.   Cass., sez. lav., 5 febbraio 2000, n. 1307

5.   Cass., sez. lav., 9 aprile 2003 n. 5539

 

Sezione ottava

SENTENZE SU DANNO MORALE E ESISTENZIALE DA MOLESTIE SESSUALI

Cassazione e merito (sole massime)

(le sentenze integrali si trovano, in ordine cronologico, nel nostro sito: http://dirittolavoro.altervista.org/link3_a)

 

1.   Pretura di Milano, 14 agosto 1991

2.   Pretura di Trento, 22 febbraio 1993

3.   Tribunale di Milano, 19 giugno 1993

4.   Cass., sez. lav. , 17 luglio 1995, n. 7768

5.   Tribunale di Milano, 21 aprile 1998

6.   Tribunale di  Milano, 30 gennaio 2001

7.   Tribunale di Pisa, sez. lav., 7 ottobre 2001

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