Mobbing, condannata la Marina Militare
 
LA SPEZIA, 13 MAGGIO 2005 - Una donna spezzina ha vinto la prima battaglia per mobbing contro la Marina Militare italiana, giudicata responsabile di aver tollerato che a suo danno venissero assunti atteggiamenti persecutori.

Il tribunale del lavoro della Spezia, con una sentenza del giudice Pasqualina Fortunato, ha riconosciute le ragioni di Mirella D'Amico, condannando la Marina a pagarle 266 mila euro di risarcimento.

La spezzina, 45 anni, non e' una militare. E' una dipendente civile del circolo sottufficiali, della Spezia. Dal 1999 lamenta di aver subito maltrattamenti e prevaricazioni, che le hanno procurato malessere, ansia, difficoltą nei rapporti sociali e nella vita privata, spegnendo il suo sorriso e il suo entusiasmo.

Il giudice ha accolto la sua tesi, e ha condannato la Marina Militare a rifonderle 266 mila euro, oltre al pagamento delle spese legali. Ha pesato sulla sentenza il fatto che la donna avesse tentato di far intervenire i dirigenti del circolo, segnalando il trattamento subito, ma senza ricevere attenzione.

Davanti al giudice, la dipendente ha sostenuto di essersi ammalata, e di avere riportato danno esistenziale, il cosiddetto danno biologico, che deriva dalla perdita della stima di sč e dall'angoscia di doversi ripresentare in un ambiente di lavoro ostile.

Si tratta di un primo grado di giudizio, che conferma un precedente pronunciamento del tribunale, che aveva assegnato a titolo provvisorio una somma di risarcimento alla ricorrente.

Mirella D'Amico aveva raccontato il suo caso anche in televisione, decisa ad arrivare ad una sentenza.
(fonte: http://lanazione.quotidiano.net/2005/05/14/pages/artI5376355.html)

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